La lettera della Fish alle famiglie di studenti con disabilità
Mancano ormai dieci giorni alla riapertura delle scuole. Sono ancora molte le incognite. In alcuni territori più che in altri. Per gli studenti con disabilità più che per gli altri. La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ha scritto una lettera alle famiglie delle persone con disabilità. Una lettera che si rivolge però a tutti, perché la sfida dell’avvio del nuovo anno scolastico riguarda tutto il Paese. «Per ripartire al meglio c’è bisogno di coesione, c’è necessità della collaborazione di tutti, di solidarietà e di lucidità», scrive la Fish.
Nella missiva il presidente della Fish, Vincenzo Falabella, elogia il lavoro portato avanti in questi mesi dai componenti dell’organizzazione che si occupano di inclusione scolastica. Sottolinea inoltre di aver apprezzato l’impegno del governo nel confronto con le organizzazioni delle persone con disabilità, sul tema scuola in particolar modo. «La sfida posta dalla pandemia Covid costringe a ripensare, spesso radicalmente, spazi, prassi, abitudini per tutelare i nostri figli e i gli operatori dal potenziale contagio», scrive Falabella.
Eventuali nuovi contagi potrebbero far tornare in auge la didattica a distanza. In questo caso sarà necessario «il coinvolgimento pieno e totale degli insegnanti curriculari, di sostegno e degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione», si legge nelle lettera della Fish. «La scuola e la famiglia devono parlarsi, incontrarsi, collaborare. Una società aggressiva, orientata a esaltare l’interesse individuale a discapito della comunità, rischia di accentuare le diseguaglianze». In quel caso a farne le spese sarebbero gli studenti più fragili.