Durante la pandemia sono state centinaia le realtà e anche i singoli cittadini che hanno deciso di dare una mano al prossimo. Soprattutto sul versate alimentare. Dalle spese sospese ai bonus fino ai pasti regalati da alcuni ristoratori. Come nel caso di Franco Pepe, pizzaiolo di Caiazzo. Durante il periodo emergenziale ha sfornato, assieme al suo staff, pane, biscotti e pizze per quanti non avevano la possibilità di mettere il piatto a tavolo nel comune del casertano dove ha sede la sua attività. Chiusi per decreto, hanno deciso di sostenere i cittadini bisognosi. Nelle settimane successive ha lanciato una raccolta fondi per acquistare un respiratore e mascherine facciali filtranti per l’ospedale di Caserta.

Questa storia – assieme a tante altre – sarà raccontata in Slow Food Heroes, il progetto che racconta le storie di quanti hanno aiutato chi si trovava in stato di necessità durante la pandemia. Cuochi, agricoltori, trasformatori di cibo, migranti, gruppi di giovani e molti altri si sono trasformati in Slow Food Heroes, mettendosi a disposizione delle comunità con iniziative legate alla produzione e alla distribuzione di cibo. Le storie provengono da tutto il mondo e mirano a ispirare altri a seguirne le orme, gettando le basi per una società in cui ogni singolo individuo possa avere accesso a cibo buono, pulito e giusto.

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Il progetto di Slow Food, finanziato dalla Fondazione Culturale Europea, con il contributo della Fondazione Crc, prevede la pubblicazione delle storie ogni settimana sui canali digitali dell’associazione fino a giugno 2022. Si può presentare la propria storia o una che si conosce attraverso l’apposito form sul sito di Slow Food.

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