Il sostegno della Lombardia ai caregiver

Il sostegno della Lombardia ai caregiver

Il testo licenziato dalla commissione Sanità arriverà in aula il 15 novembre, prevede lo stanziamento di 900mila euro nei prossimi tre anni

Congedi parentali ampliati, priorità dello smart working per chi ha figli o anziani o disabili da assistere con permessi legge 104. Questi alcuni degli aspetti modificati dalla direttiva Ue e recepita nel nostro ordinamento relativamente ai caregiver. La misura, entrata in vigore il 13 agosto, non scioglie però il nodo del riconoscimento di questa figura, presente nella legge 1462 chiusa in un cassetto dell’XI Commissione del Senato. Mentre il parlamento è fermo, le Regioni si muovono autonomamente. La prima era stata la Puglia che, lo scorso giugno, ha approvato una misura a sostegno dei caregiver che assistono un familiare malato o con gravissima disabilità (art. 3 Dm Fna 2019).

Ora anche la Lombardia ha messo mano alla norma sui caregiver. Ieri la commissione Sanità della Regione ha licenziato il progetto di legge. Il testo, che arriverà in aula il 15 novembre, prevede lo stanziamento di 900mila euro per il prossimo triennio a favore dei caregiver familiari. Il disegno di legge è una sintesi dei tre testi depositati da Pd, Forza Italia e Lega. La misura che dovrebbe diventare legge fra due mesi definisce ambiti e competenze del caregiver all’interno del sistema dei servizi pubblici e privati. Inoltre stabilisce il ruolo di Regione e Comuni nell’affiancamento a questa figura.

Lo stanziamento previsto dovrebbe coprire il sostegno economico per coprire parte dei costi dell’adattamento domestico, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la fornitura di ausili e presidi. Ed ancora la stipula di polizze calmierate a favore dei caregiver, percorsi di supporto psicologico, ed una collaborazione con gli enti del terzo settore che operano nel campo socio-sanitario.

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«Puntiamo a metterci al passo con molti Paesi europei, dove sono previste anche specifiche tutele, tra cui supporti assistenziali e incentivi economici per chi, per molti anni, si è occupato di un famigliare non autosufficiente, magari rinunciando al lavoro e ad altri affetti. Si tratta di un provvedimento non più rimandabile e vogliamo unirci all’appello delle associazioni di rappresentanza lombarde», ha sottolineato il presidente della commissione Sanità lombarda, Fabio Rolfi. «Bisogna poi ribadire come questi soggetti svolgano una funzione integrativa dei servizi sanitari e sociali importantissima: senza le decine di migliaia di caregiver presenti in Italia, probabilmente, il sistema sanitario non potrebbe reggere», ha aggiunto il consigliere regionale.

@dalsociale24

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