L’inaugurazione avrà luogo sabato 29 febbraio alle 18
Il problema dei rifiuti tessili è di dimensioni importanti se si considera che solo l’1 per cento degli abiti prodotti nel mondo sono riciclabili. Sono 62 milioni le tonnellate di abbigliamento e accessori che vengono prodotte ogni anno. E di queste la stragrande maggioranza dopo un anno finisce nella spazzatura. Per andare contro spreco e consumismo alcuni ragazzi di Catanzaro si sono inventati una sartoria sociale basata sul riuso.
Si chiama Spola la sartoria sociale di Meet Project che ha sede presso il centro polivalente per giovani di Catanzaro ed è attiva già da diversi mesi. Oggi l’attività è aperta un giorno a settimana con prezzi competitivi e con possibilità limitate. Chi ha dato vita al progetto vuole renderla un’attività stabile. Un luogo che dall’esclusione crei inclusione.
«Sogniamo un laboratorio sociale e formativo che riesca a trarre a sé artigiani e creativi promuovendo l’inclusione e favorendo l’autonomia di persone fragili, un’officina del riuso che oltre alle normali riparazioni ricicli stoffe, esegua restyling di abiti, faccia uso di cotoni naturali come quelli tratti dalla liquirizia e dalla ginestra piante tipiche calabresi e perché no noleggio di abiti da cerimonia e abiti da sposa», scrivono su Facebook i giovani che hanno dato vita al progetto.
L’inaugurazione avrà luogo sabato 29 febbraio alle 18 presso il Caffè delle arti al Centro Polivalente di Catanzaro sito in via Fontana Vecchia. Alla presentazione interverranno l’artista Domenico Tramontana e gli esponenti di Soleinsieme Sartoria sociale.
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