Gli italiani stanno combattendo lo spreco alimentare. Secondo Coldiretti 7 persone su 10 hanno diminuito lo spreco di cibo. Riutilizzo degli avanzi, maggiore attenzione alla data di scadenza, richiesta di doggy bag al ristorante. Queste le principali azioni che hanno contribuito a far scemare il fenomeno. Anche la spesa a chilometri zero ha contribuito in maniera significativa a far diminuire lo spreco alimentare.

Gli sprechi domestici sono superiori a quelli della ristorazione. L’indagine Coldiretti/Ixé evidenzia che il 54 per cento del totale viene dallo spreco casalingo. Solo il 21 dalla ristorazione e il 15 dalla distribuzione commerciale. Lo spreco in agricoltura è pari all’8 per cento, mentre nella trasformazione al 2. Tirando le somme si arriva ad un totale di 16 miliardi di euro di sprechi annui.

NELLE CASE
Secondo Waste Watcher ogni italiano spreca circa 36 chilogrammi all’anno. Verdura e frutta fresca sono gli alimenti maggiormente cestinati. Seguono pane fresco, cipolle, aglio, latte, yogurt, formaggi, salse e sughi. Questo, sottolinea Coldiretti, ha effetti negativi sia sul piano economico che ambientale. Un modo per combattere lo spreco, come già molti italiani fanno, è ritornare ad alcune ricette di riciclo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia.

Il 5 febbraio ricorre la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare.



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