In corso a Chigi il confronto sui nomi
Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha incontrato fino a questa mattina i capigruppo delle formazioni politiche che sosterranno il suo secondo governo. Questa mattina sta incontrando i rappresentanti del M5S, Pd e LeU per completare la squadra di governo. Dei nomi fatti nelle prime ore ne restano in ballo pochi. In questi momenti Giuseppe Conte sta limando la lista insieme agli alleati di governo. Nelle prossime ore potrebbe recarsi dal presidente della Repubblica per presentargli la squadra.
Tra gli incarichi più chiacchierati c’è quello dell’Interno. Non solo per la presenza mediatica del precedente responsabile del dicastero, ma anche per l’importanza di quel ministero. Non sono arrivati in battuta nè l’ex ministro Marco Minniti, nè l’ex direttore del Consiglio italiano per i rifugiati Mario Morcone. Quindi spazio ai tecnici. Il capo della polizia Franco Gabrielli ha già un ruolo importante ed evidentemente ha pensato di non lasciarlo. Resta in pole l’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese, che dal luglio 2013 al febbraio 2017 è stata capo di gabinetto del ministero dell’Interno con Alfano.
Nei 26 punti del programma di governo che il M5S ha reso pubblici un ruolo importante lo gioca anche l’ambiente. Un ambito nel quale si sono espressi più volte in questi giorni anche esponenti del Pd e di LeU. Proprio quest’ultimo ha chiesto quel posto di ministro nella nuova compagine di governo indicando l’ex presidente di Legambiente, oggi senatrice, Rossella Muroni. Resta ancora valida la riconferma di Sergio Costa che ha ben lavorato.
Sul fronte delle conferme dovrebbe trovare fortuna il grillino Alfonso Bonafede alla Giustizia, anche se la sua riforma della Giustizia non è completamente condivisa da una larga parte del Partito democratico. Verso la conferma anche Giulia Grillo alla Salute. Con Luigi Di Maio che potrebbe finire agli Esteri nelle ultime ore si è fatto il nome dell’attuale presidente della commissione Antimafia Nicola Morra per il Lavoro (dato in ballo anche per l’Istruzione). Spacchettato il superministero del capo politico del M5S con un’altra grillina, Laura Castelli al Mise.
Ciro Oliviero