A richiederlo un gruppo di professionisti operanti in Campania, Lazio, Toscana e Piemonte
Gli psicologi chiedono un rilancio dell’assistenza psicologica in Italia. Un gruppo operante in Campania, Lazio, Toscana e Piemonte ha redatto il documento Potenziamento Psicologi nel Servizio sanitario nazionale. Il documento è stato inviato ai ministeri della Sanità, del Lavoro, degli Affari Regionali e all’Anci.
Dal documento emerge che nel 2018 solo il 20 per cento degli psicologi ha lavorato con contratti strutturati e in convenzione nel Ssn. Numeri che «non consentono di rispondere a quanto previsto dai Livelli Essenziali di Assistenza e che, a seguito della pandemia da Covid-19, considerando l’aumento di nuove psicopatologie e l’acuirsi di quelle già diagnosticate, risultano insignificanti», scrive il gruppo di psicologi che ha prodotto il documento.
«Lo psicologo – si legge nella nota – non ha una presenza capillare nel Sistema Sanitario Nazionale e la sua inclusione come professionista sanitario in équipe multiprofessionali, operanti sul territorio, è assente benché l’assistenza psicologica sia prevista tra i diritti del cittadino da normative nazionali, raccomandazioni e linee guida come un’assistenza di tipo essenziale».
Tra le richieste contenute nel documento la modifica al dl Rilancio per includere lo psicologo in équipe territoriali per garantire assistenza psicologica per l’emergenza da Covid-19. Chieste inoltre assunzione nel Ssn per coprire le attuali carenze. Incrementare la presenza di psicologi nelle scuole, nei tribunali, nei luoghi di lavoro. In ultimo è stato proposto di garantire ai cittadini un bonus da utilizzare per chiedere supporto a psicologi e psicoterapeuti nell’attuale emergenza sanitaria.