Storie di guerriere senza paura

Storie di guerriere senza paura

L’attività di aiuto alle donne vittime di violenza e le storie di alcune di queste donne aiutate dal consorzio Proodos sono raccolte in questo libro

Cura, educazione, politiche di genere, welfare aziendale. Sono diversi i settori di intervento del consorzio di cooperative sociali Proodos. Una delle attività portate avanti da consorzio è la lotta alla violenza di genere e di contrasto agli stereotipi. Lo fa attraverso attività di sensibilizzazione, gestione di centri antiviolenza, centri di ascolto, case per donne maltrattate. Nei mesi scorsi ha deciso di affrontare il fenomeno anche attraverso la pubblicazione di un libro. “Amore senza lividi. Storie di guerriere senza paura” è una raccolta di storie. Di donne che hanno affrontato e vinto la pausa, la violenza.

Nove storie a cura di Manuela Palombi, avvocato che si occupa di violenza di genere. Le storie sono state raccontate da Chiara Nocchetti e Benedetta De Nicola, con la prefazione di Sabrina Ferilli. In appendice le riflessioni del sostituto procuratore di Napoli, Valentina Maisto, e della welfare manager di Proodos, Raffaella Ruocco. Al di là dei vari interventi, anche di comunicazione, il consorzio ha pensato al libro, che «ci permette di raccontare storie in un modo che ci permettere di toccare meglio alcune corde», dichiara a dalSociale24 la Ruocco. Molte delle storie provengono dai centri antiviolenza gestiti dal consorzio. 3 storie sono del centro antiviolenza Irene, 3 dell’Eco di franca – che Proodos gestiva a Somma Vesuviana – ed altre 3 della Sanità.

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Non solo la violenza subita. Le donne protagoniste del libro hanno altro in comune. «L’inizio e la fine. Una violenza che nasce quando queste donne sono molto giovani, a volte sui banchi di scuola, con l’età del fidanzamento ed è procrastinata per anni. L’altra – aggiunge Raffaella Ruocco – è la rinascita. Queste sono donne che, a volte anche in ultima istanza, quando stavano per perdere la vita, hanno detto basta e si sono fatte aiutare e hanno iniziato un nuovo percorso». La welfare manager di Proodos sottolinea inoltre che «i centri fanno tanto, ma non ce la si fa da soli, è necessaria una rete. Ma si fa poco, perché non si agisce in maniera sinergica tra tutte le istituzioni coinvolte. Spero che ci sia un investimento più concreto sui centri».

I proventi delle vendite sono destinati alle attività dell’associazione Forti Guerriere della Sanità a Napoli e dei centri antiviolenza gestiti dal consorzio Proodos, nello specifico per percorsi di orientamento, formazione e di inserimento lavorativo.

@ciro_oliviero

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