La strage del Rapido 904

La strage del Rapido 904

A causare l’esplosione una bomba radiocomandata posta nel portabagagli del vagone 9

Sono trascorsi 35 anni dall’attentato ferroviario che causò la morte di 16 persone, di cui 3 bambini. L’attentato di matrice terroristica-mafiosa causò anche il ferimento di 266 persone. A causare lo scoppio una bomba radiocomandata posta nel portabagagli del vagone 9. Il fatto, verificatosi alle 19.08, avvenne nella Grande Galleria degli Appennini, tra le stazioni di Vernio e San Benedetto Val di Sambro. Circa mezz’ora dopo che il Rapido 904 partito da Napoli e diretto a Milano aveva superato la stazione di Firenze.

Il 23 dicembre di ogni anno Napoli si ferma per ricordare quelle vittime. Anche oggi è prevista la commemorazione della vittime della strage del Rapido 904. Alle 12.15, alla stazione Centrale di piazza Garibaldi, si sono ritrovati parenti, amici, per non dimenticare. Accorato l’intervento della presidente dell’associazione familiari vittime della strage Rapido 904, Rosaria Manzo. Già nel pomeriggio di ieri c’era stato un primo momento di commemorazione. Alle 18, allo spazio comunale di piazza Forcella, Libera Valle d’Aosta aveva messo in scena lo spettacolo sulla strage del Rapido 904.

Appena tre giorni fa la vicenda della strage era tornata in auge per la condanna della giornalista Giuliana Covella a risarcire il boss pentito di camorra Giuseppe Misso per alcuni passaggi presenti nel suo libro sul fatto di cronaca. La condanna pecuniaria è stata decurtata a 12 mila euro a fronte dei 100 mila richiesti da Misso. Il giudice ha inoltre respinto il ricorso per quanto scritto dalla Covella sul caso su Il Mattino.

Redazione
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