L’indagine di Terre des Hommes e ScuolaZoo La scuola digitale per la Generazione Z
Nelle prime settimane dell’emergenza avevamo raccontato le difficoltà di seguire le lezioni a distanza. L’educatrice de La Casa dei Cristallini che opera nel rione Sanità a Napoli, Deborah Divertito, ci aveva spiegato che non tutti possono permettersele. Anche economicamente. Non in tutte le famiglie c’è un pc per poter seguire gli insegnanti sulla piattaforma online. Non in tutte le case arriva una rete internet che permette di mantenere una connessione a lungo. L’indagine di Terre des Hommes e ScuolaZoo La scuola digitale per la Generazione Z boccia la didattica a distanza.
Sui 5 mila studenti delle scuole secondarie italiane che hanno preso parte al sondaggio solo il 10% crede che la dad abbia migliorato la qualità dell’apprendimento. Per il 42,4% è peggiorata. 7 ragazzi su 10 ritengono di ricevere un carico maggiore di compiti. Preoccupante la percentuale di quanti credono che gli insegnanti non riusciranno a concludere il programma entro la fine dell’anno scolastico: il 60 per cento. Il 58% del campione crede che la chiusura delle scuole non influenzerà in modo decisivo il voto in pagella.
Rispetto ai dati emersi dal sondaggio Federica Giannotta, responsabile Advocacy e Progetti Italia di Terre des Hommes, ha detto che «preoccupa il loro stato d’animo a due mesi di lockdown, ma soprattutto l’insoddisfazione generale per la didattica a distanza, e la preoccupazione per il rendimento scolastico futuro. Sicuramente sono aree su cui le istituzioni dovranno lavorare nei prossimi mesi, se non vogliamo abbassare ulteriormente le performance degli studenti italiani e il numero di ragazzi che completano il ciclo superiore di studi».