Sud, più di un giovane su due non lavora

Sud, più di un giovane su due non lavora

Nel primo trimestre 2019 gli occupati sono sotto la soglia di 6 milioni

Il tasso di disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno nel 2018 ha raggiunto il 51,9 per cento. In pratica più di un giovane su due non lavora. In termini assoluti i disoccupati sono circa 1 milione e 500 mila. A fotografare questa situazione una ricerca condotta da Confindustria in collaborazione con Srm-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.

Nel primo trimestre di quest’anno gli occupati sono sotto la soglia di 6 milioni. Si registra un calo nella maggior parte delle regioni, tranne Molise, Puglia e Sardegna. Si ferma anche la crescita delle imprese. Nei primi tre mesi dell’anno quelle attive sono meno di 1,7 milioni come nello stesso periodo dello scorso anno. Crescono i fallimenti e le liquidazioni volontarie.

Lo studio di Confindustria evidenzia la necessità di prevedere nell’immediato delle Zone Economiche Speciali per incentivare gli investimenti nel Mezzogiorno. Sarebbe necessario, si legge nella ricerca, «un cambiamento di prospettiva radicale che deve caratterizzare l’azione pubblica, adottando fino in fondo il punto di vista delle imprese nel disegno delle politiche di sviluppo e degli strumenti, nella scelta dei progetti e nella identificazione dei fabbisogni dei territori, a partire da quelli infrastrutturali, in cui i divari restano rilevanti».

Non basta neanche il reddito di cittadinanza. Solo un quarto delle domande sono state presentate da persone sotto i 40 anni.

Redazione
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