Sul web pericolo bullismo e cyberbullismo

Sul web pericolo bullismo e cyberbullismo

Esistono diversi modi per sfuggire a questi crimini, tra i quali YouPol, app della Polizia di Stato per segnalare episodi di cui si è vittime o testimoni.

Uno studio dell’Osservatorio scientifico di Social Warning – Movimento etico digitale del 2021 ha evidenziato che il 22 per cento dei ragazzi tra i 12 ed i 16 anni è collegato giorno e notte. Per molti di questi ragazzi la rete rappresenta un amico. Quello che, molto spesso, causa pandemia, non possono incontrare di persona. L’atteggiamento talvolta inconsapevole e la mancata conoscenza delle inside della rete tradisce i ragazzi. Che si ritrovano vittime di cyberbullismo nel 10 per cento dei casi. Le trappole della rete portano i giovani ad essere vittime di cyberbullismo.

«Nonostante i ragazzi trascorrano ore a giocare o interagire con gli amici sul web, soffrono molto la solitudine. Il bullismo, per esempio, si sviluppa molto di più nel contesto virtuale perché l’offesa fatta online viene percepita poco. Fisicamente se un individuo offende un altro, può venire colpito e attraversato dalla sofferenza della vittima perché vede immediatamente la sua reazione. Sul web no», ha evidenziato Giuseppe Riva, professore ordinario di psicologia generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano all’evento promosso da Telefono Azzurro.

In rete bullismo, cyberbullismo, hate speech, revengeporn si moltiplicano. Anche con risvolti drammatici. Esistono diversi modi per sfuggire a questi crimini. Tra questi YouPol, la app della Polizia di Stato per segnalare, anche in modo anonimo, episodi di cui si è vittime o testimoni.

@dalsociale24

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