Terra dei Fuochi, chiesti danni a fratelli Pellini

Terra dei Fuochi, chiesti danni a fratelli Pellini

La vicenda rappresenta un importante passo avanti nella lotta per la giustizia ambientale in una delle aree più martoriate d’Italia, confermando il principio che chi inquina paga.

«L’azione risarcitoria in sede civile intentata dal ministero dell’Ambiente su iniziativa dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato è molto importante. Si chiede ai fratelli Pellini, responsabili dei veleni in Terra dei Fuochi, di pagare oltre 66 milioni di euro per il danno ambientale e di immagine. Chi inquina deve pagare, e lo deve fare concretamente, ristorando il danno ricevuto. Nessuno mai potrà darci indietro le vite delle donne, uomini e soprattutto bambini morti per i veleni respirati, ma questa azione risarcitoria è un importante segnale di giustizia e potrà essere perseguito anche in altri casi di inquinamento». Così si è espresso Sergio Costa, vicepresidente della Camera, commentando i recenti sviluppi del procedimento giudiziario che vede coinvolti i fratelli Pellini, noti imprenditori condannati per aver avvelenato il territorio dell’agro-aversano e napoletano con lo smaltimento illecito di rifiuti.

Parallelamente, Legambiente Campania e Libera accolgono positivamente la decisione del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di avviare un’azione civile per il risarcimento del danno ambientale. Le due associazioni avevano inoltrato al dicastero di via Cristoforo Colombo un atto di significazione per sollecitare tale iniziativa. Grazie alla relazione tecnica dell’ISPRA, l’avvocatura distrettuale dello Stato ha chiesto al Tribunale civile di Napoli un risarcimento di oltre 66 milioni di euro per i danni ambientali e di immagine causati dall’attività criminosa dei Pellini.

«Troppi anni sono passati da quando le responsabilità di chi ha avvelenato questi territori sono state sancite da sentenze definitive senza che si vedessero azioni concrete di bonifica e risanamento. Ora è necessario che lo Stato agisca immediatamente e che questa azione diventi un esempio da replicare in tutte le aree del Paese colpite da inquinamento», dichiarano Legambiente e Libera.

La vicenda rappresenta un importante passo avanti nella lotta per la giustizia ambientale in una delle aree più martoriate d’Italia, confermando il principio che chi inquina paga.

@dalsociale24

Redazione
ADMINISTRATOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Skip to content