Stop Biocidio: cerchiamo verità e risposte

Stop Biocidio: cerchiamo verità e risposte

Per Enzo Tosti ora è necessario che tutti i cittadini della Terra dei Fuochi siano monitorati con screening tossicologici

I comitati di cittadini dell’area a nord di Napoli e a sud di Caserta sono stati i primi a denunciare i veleni in quella terra. Quella che poi è stata ribattezzata Terra dei Fuochi. Lo hanno fatto prima dei medici, degli scienziati che pure li hanno supportati. Come Antonio Giordano dello Sbarro Institute di Philadelphia che due anni fa ha condotto lo studio Veritas che confermò la presenza fuori dalla norma di metalli pesanti in diversi pazienti oncologici. E di sicuro lo hanno gridato prima della presentazione del rapporto di ieri di Procura di Napoli nord ed Iss che ha confermato la relazione tra siti di rifiuti incontrollati ed alcune patologie, come tumore alla mammella e varie forme di leucemie.

«Il risultato del report non ci ha sorpreso perché sono anni che gridiamo, cerchiamo verità e risposte. La situazione è evidente a noi da anni, in questa terra ci si ammala e si muore da sempre», ha detto l’attivista EnzoTosti. «Siamo contenti perché per la prima volta una Procura ha commissionato un lavoro all’Istituto Superiore di Sanità che parla di cause e concause. Adesso c’è una strada, un indirizzo e si apre uno scenario del tutto nuovo». ha aggiunto il portavoce di Stop Biocidio.

Tosti chiede che ora siano monitorate «tutte le persone che abitano nella Terra dei Fuochi, fare dei test tossicologici, capire che veleno ha nel sangue chi si è ammalato». Lui stesso si è ammalato ed ha un linfoma di Hodgkin linfocitico. «Continuiamo a fare il lavoro che abbiamo sempre fatto a spingere affinché si avvii un processo reale di messa in sicurezza e di bonifica di queste aree già identificate e affinché in qualche modo la mappatura dei siti e delle acque contaminate venga conclusa», chiosa il portavoce di Stop Biocidio.

Anche il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello ha commentato la notizia. «Sono anni che andiamo gridando qualcosa che guardiamo con i nostri occhi», ha detto. «Pensare che il presidente della Regione ha annullato la commissione sulla Terra dei Fuochi» perché la Regione «ritiene che il problema sia ordinario al punto da poter esser gestito da altre commissioni», ha aggiunto don Patriciello.

@dalsociale24



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