L’Unione europea considera gli assorbenti beni non essenziali e per questo non detassabili, e l’Italia è il Paese con l’Iva più alta
Nell’Africa subsahariana una ragazza su dieci salta la scuola perché non ha accesso a prodotti mestruali. Sono molte le donne nel mondo che non hanno accesso a prodotti mestruali e igienici sicuri. Questa si chiama povertà mestruale. Ed è un problema che non riguarda solo i Paesi poveri. Riguarda anche le donne che vivono in Europa. Nel novembre dello scorso anno la Gazzetta Ufficiale dall’Unione Europea evidenziava che una ragazza europea su dieci non può permettersi prodotti sanitari. Fino a gennaio nel Regno Unito la tassazione sui prodotti igienici femminili era al 5 per cento, poi cancellata. Una scelta di principio, più che economica, in quanto il risparmio sarà di 7 centesimi su una confezione di 20 tamponi e 5 centesimi su 12 assorbenti.
L’Unione europea considera gli assorbenti beni non essenziali e per questo non detassabili. In tutti i Paesi Ue è infatti applicata l’aliquota Iva. In Italia la più alta, pari al 22 per cento. Negli ultimi anni sono stati fatti diversi tentativi per l’abbassamento dell’aliquota o per la cancellazione. Come la proposta di portare l’iva al 10 per cento sui prodotti sanitari e igienici femminili, quali tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali. L’emendamento bipartisan alla legge di Bilancio del 2019 non fu approvato. L’unico abbassamento dell’Iva è stato concesso su assorbenti compostabili e biodegradabili, sui quali è stata abbassata al 5 per cento.
Ci sono poi delle iniziative locali, come quella approvata un mese fa dal Consiglio comunale di Torino. Quanti acquistano assorbenti e coppette mestruale riutilizzabili, oltre che pannolini lavabili, otterranno uno sgravio sulla Tari. Il provvedimento entrerà in vigore nel 2022. Ma il movimento che chiede il taglio dell’Iva sugli assorbenti è nazionale. Tanto da creare un vero e proprio manifesto che, nelle ultime settimane, è in tour per l’Italia. Durante le tappe gli organizzatori stanno raccogliendo le firme degli amministratori e delle amministratrici che hanno aderito al manifesto contro la tassa sugli assorbenti. Le firme saranno consegnate ai parlamentari nell’ultima tappa. Oggi il tour farà tappa al parco Banden Powell di Potenza, alle 18. L’incontro è patrocinato dalla Commissione regionale pari opportunità, dalla Provincia di Potenza e dal Comune di Potenza.
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