Lo scorso ottobre Transparency International Italia ha lanciato la piattaforma soldiepolitica.it. Un portale nel quale sono riportate le donazioni alla politica degli ultimi due anni. Ma anche gli interessi di parlamentari e membri del governo nelle aziende private. Come previsto dalla legge Spazzacorrotti gli obblighi di trasparenza sulle donazioni sono stati estesi anche a fondazioni, associazioni e comitati.

Sono solo 16 i soggetti che dichiarano chi sono i donatori e in che misura hanno contribuito alle loro attività. Nonostante ciò, solo nel 2019, l’ammontare di queste donazioni è pari a 10 milioni di euro. Il 90 per cento di questi fondi (quasi 9 milioni) è stato ricevuto da associazioni satellite del Movimento 5 Stelle. Il secondo partito è Italia Viva, che attraverso il Comitato di azione civile nazionale, ha ricevuto oltre 600 mila euro. L’87,73 per cento (8.744.000 euro) dei finanziamenti alla politica arriva dai parlamentari.

Nel biennio 2018-2019 sono oltre 50 i milioni di donazioni di individui o aziende private. In questo caso il partito che ha incassato di più è la Lega: 13.776.479,36 euro. Quasi un terzo di tutte le donazioni. Seguono il Partito Democratico (9.605.054,14 euro), e il Movimento 5 Stelle (8.946.555,56 euro). Capaci di attrarre grandi investimenti anche Italia Viva di Matteo Renzi e di Cambiamo! di Giovanni Toti.

«Purtroppo il numero di soggetti che dichiarano le informazioni come previsto dalla normativa è ancora molto basso, nonostante gli obblighi normativi siano in vigore da più di un anno. Eppure dai loro conti correnti passano davvero molti soldi e in questo periodo abbiamo assistito a rimpasti nei ruoli apicali delle associazioni e fondazioni collegate alla politica pur di sfuggire agli obblighi di trasparenza della legge», ha evidenziato il presidente di Transparency International Italia, Virginio Carnevali.