Neanche il tempo di celebrare la recente riforma costituzionale con la quale la tutela dell’ambiente e degli animali è stata introdotta nella Costituzione che dalle aule parlamentari arriva una proposta a dir poco assurda che viaggia in direzione diametralmente opposta agli obiettivi tracciati dalla stessa riforma degli articoli 9 e 41 della nostra Carta approvata un mese fa.

Il primo marzo scorso infatti in Commissione Agricoltura della Camera su iniziativa dei parlamentari di Fratelli d’Italia è stato avviato l’esame della proposta di modifica della legge 157/92 in materia di tutela della fauna selvatica e prelievo venatorio con si propone l’estensione della caccia a tutte le specie selvatiche, in tutti i periodi dell’anno anche nelle aree protette.

Una proposta definita dal Wwf una vera e propria «truffa venatoria» messa in piedi con il pretesto di aiutare gli agricoltori a difenderli dai danni alle coltivazioni provocate dall’eccessiva presenza di fauna salvatica, e che viola palesemente le direttive comunitarie cosiddette “Uccelli” e “Habitat” che assieme alle leggi nazionale e regionali in materia di attività venatoria definiscono gli obiettivi di tutela e conservazione della biodiversità e degli equilibri ecosistemici che in condizioni come quelle proposte sarebbe seriamente minacciate.

Siamo di fronte a un vero e proprio favore elargito alle lobbies venatorie contro le quali nelle scorse ore si è già registrata la levata di scudi da parte delle maggiori sigle animaliste da anni impegnate sul fronte della salvaguardia della biodiversità nel nostro Paese come Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf Italia, e contro il quale ci auguriamo ai schierino al più presto anche le aule parlamentari.

@VinsViglione