Lo scorso 3 marzo, assieme alla amico e compagno di università, Marco Burstein, ha lanciato online il sito Ukraine Take Shelter in 12 lingue
Intervistato dal The Indipendent, Avi Schiffmann ha sottolineato si essersi reso conto che «gli strumenti disponibili per aiutare i rifugiati a trovare un posto dove stare erano davvero scadenti». Per questo il 19enne studente di Harvard ha deciso di realizzare il sito web Ukraine Take Shelter per aiutare gli oltre due milioni di ucraini che finora sono fuggiti dall’attacco della Russia. Aiutarli a trovare un alloggio, anche temporaneo, dove stare in attesa di una sistemazione stabile in altri Paesi. Lo scorso 3 marzo, assieme alla amico e compagno di università, Marco Burstein, ha lanciato online il sito. 12 le lingue in cui è possibile consultarlo, grazie alla collaborazione di tanti traduttori. Numerosi gli alloggi messi a disposizione da parte dei tanti host che hanno risposto all’appello.
Solamente nella prima settimana di apertura del sito, oltre 4000 host hanno fatto richiesta per essere inseriti sul portale. I cittadini ucraini che cercano ospitalità oltre i confini nazionali possono selezionare filtri specifici, come l’indicazione di avere o meno animali. Gli annunci sul sito venerdì sono arrivati a toccare quota 5mila, al netto di circa 300 rimossi dagli host, dove aver già accolto il numero massimo di ospiti. Le offerte di ospitalità non sono arrivate solo da Paesi limitrofi all’Ucraina, come Polonia e Germania, ma anche Israele, Canada e Stati Uniti.
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