Questo pomeriggio alle 18.30, sul sagrato del convento di San Domenico Maggiore a Napoli, ci sarà la commemorazione ad un anno dalla sua scomparsa
Quando un anno fa mi hanno riportato la notizia della morte di Mario sono rimasto incredulo. Ho contattato alcuni amici comuni e ho chiesto conferma. Ho chiesto delucidazioni. La situazione nei primissimi giorni era fumosa, e su molti aspetti lo è ancora. Da più parti si rincorreva la notizia del suicidio di Mario. Ma io non ci credevo. Non certo perché avessi prova, ma perché non poteva credere che un ragazzo così pieno di vita potesse giungere ad un gesto del genere. E infatti non è stato così. Mario non si è suicidato. Mario è stato ammazzato. I colpevoli ancora non sono stati identificati. La speranza è che presto vengano affidati alla giustizia.
In questi dodici mesi con dalSociale24 abbiamo seguito gli sviluppi della vicenda. Le evoluzioni. Soprattutto i tentativi di depistaggio da parte di alcune persone interne all’Onu, interne alla sua stessa missione, quella di verificazione di pace in Colombia. A partire dal capo della sicurezza della missione, Christian Thompson. Sono diversi i passaggi bui di questa vicenda. La mia speranza è che si riesca presto a ricostruirli per dare verità e giustizia a Mario Paciolla.
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Questo pomeriggio alle 18.30, sul sagrato del convento di San Domenico Maggiore a Napoli, ci sarà la commemorazione di Mario ad un anno dalla sua scomparsa, organizzata dal collettivo #giustiziaperMarioPaciolla. Io non potrò esserci. Non potrò abbracciare Anna e Pino. Spero ti poterlo fare presto. Spero di poter presto parlare con loro di come sia stata fatta giustizia per Mario.
@ciro_oliviero
direttore editoriale dalSociale24