Un modo per lasciare un messaggio contro mafie e corruzione dal bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli
Nell’avvicinarsi alle festività natalizie sono numerose le organizzazioni del terzo settore che propongono pacchi, cesti, scatole con prodotti homemade. Un modo per sostenere gli enti che lavorano nel sociale. Tra questi hanno una preponderanza gli enti che gestiscono i beni confiscati. Per la prima volta quest’anno anche La Masseria Antonio Esposito Ferraioli avrà il suo cesto natalizio. Un modo per lasciare un messaggio contro mafie e corruzione. A tre chili di verdure di stagione prodotte in Masseria si potranno abbinare tanti prodotti d’eccellenza e provenienti dalla cooperazione sociale.
Si potrà scegliere tra due formati di pasta di Gragnano Igp del pastificio D’Aniello, l’olio extra vergine di oliva della Cooperativa Thc, un vino aglianico “Lilith” (prodotto dal Consorzio Terzo Settore in sostegno ai progetti contro la violenza di genere) oppure la falanghina Tenuta le Lune del Vesuvio, il miele “Le api di Gaetano”. I pacchi possono essere personalizzati con tanti altri prodotti. Per maggiori informazioni è possibile recarsi presso il bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli sabato e domenica mattina. Oppure scrivere ai social della Masseria.
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«Il Natale è un’occasione per scambiarsi doni, pensieri simbolici ma anche molto concreti. La Masseria Ferraioli vuole dare l’opportunità a quanti, insieme al dono, vogliono lasciare anche un messaggio contro mafie e corruzione. Sostenere un bene confiscato con i suoi prodotti e quelli frutto di collaborazioni con altri progetti della cooperazione sociale è il modo migliore di festeggiare e di ricordarci, anche in un periodo di festa, che o si è contro la camorra o si è complici», ha detto a dalSociale24 il direttore della Masseria, Giovanni Russo.
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