L’emergenza da Covid-19 non ha fermato la violenza sulle donne. Anzi. Durante il lockdown le donne si sono ritrovate doppiamente isolate. In loro soccorso le centinaia di centri antiviolenza, professionisti, del privato sociale. Anche il mondo della cultura si è mobilitato per il sostegno delle vittime di violenza di genere. Come in occasione degli eventi organizzati da Vitaru Italia, in collaborazione con Uniti per Unire, a Kiev ed a Milano, tra ottobre e novembre scorsi. Art Against Violence ha raccontato attraverso le opere d’arte il contrasto alla violenza di genere. Proprio Milano è stata protagonista nell’ultimo mese. Dapprima con la navetta organizzata dall’Università Bocconi per accompagnare gli studenti. Poi con l’illuminazione del parco Ravizza ventiquattro ore su ventiquattro.

Le iniziative di sostegno alle donne sono numerose. Anche quelle social. Come quella che si è inventata l’associazione Donnexstrada. Una diretta Instagram per farsi accompagnare a distanza da una volontaria in un tratto di strada percepito come pericoloso. Il progetto è nato a Roma dall’idea di una giovane psicologa clinica. Nel giro di pochi giorni l’account Instagram ha superato i 90mila follower. E poi ha continuato a crescere. Evidentemente il fenomeno della paura di camminare da sole per strada è molto diffuso. Secondo i dati Istat del 2018 il 36,6 per cento delle donne ha paura di uscire di casa la sera. Il 35,3 per cento delle donne italiane ha timore quando non è in compagnia.

@rob_malfatti