Dopo Universiadi saldi non decollano

Dopo Universiadi saldi non decollano

Al termine della competizione vendite in calo

Quest’anno i saldi estivi in Campania sono partiti il 29 giugno. In anticipo rispetto agli anni passati ed in anticipo rispetto alle altre regioni. Il principale motivo di questa scelta dei commercianti è stato dettato dalle potenzialità dello shopping nel periodo delle Universiadi. E i numeri hanno dato ragione a chi ha fatto questa scelta. In alcune zone centrali della città gli acquisti sono quasi raddoppiati.

Il boom delle vendite nel periodo delle Universiadi ha portato un po’ di respiro alle casse del commercio cittadino. Terminata la competizione internazionale però i negozi si sono svuotati. Il motivo, secondo Federconsumatori Campania, è dettato dal «periodo di crisi che sta attraversando la città». Il presidente dell’associazione dei consumatori, Rosario Stornaiuolo, sottolinea che «è innegabile che Napoli stia attraversando un periodo di difficoltà economica sulla quale è necessario intervenire».

Divergenza sulla potenziale spesa pro capite. Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà circa 230 euro, per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro. L’osservatorio nazionale di Federconsumatori ha stimato la spesa intorno ai 134 euro a famiglia per un giro di affari a livello nazionale di 1,28 miliardi.

«Io credo che la spesa a Napoli sarà anche più bassa della media nazionale. Nonostante la nostra sia una città che ha sempre risposto bene ai saldi – ha detto Stornaiuolo -, in questo periodo storico anche nel capoluogo campano gli acquisti sono diminuiti. Lo vediamo nella quotidianità, anche nelle zone centrali della città».

Federconsumatori ha evidenziato anche alcune regole base da tenere a mente per gli acquisti in saldo. Tra queste diffidare degli sconti eccessivi superiori al 50 per cento. Fare attenzione all’indicazione del vecchio prezzo, della percentuale di sconto e del prezzo finale che sono obbligatori. Non esiste l’obbligo di far provare i capi che è a discrezione del negoziante. Conservare lo scontrino come prova d’acquisto.

Redazione
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