Le organizzazioni avevano chiesto all’Unità di crisi di inserire persone con disabilità e operatori di rsa e dei centri diurni tra le priorità del vaccino
Dal primo giorno in cui si è iniziato a parlare di vaccino anticontagio da Covid-19 il Paese si è spaccato in due parti. Quelli a favore e quelli contrari. Quelli trepidante che arrivi il proprio momento e quelli diffidenti. Tra questi ultimi i no vax. Contrari ad ogni tipo di vaccino. Il tema è molto dibattuto. Soprattutto sul fronte categorie da vaccinare per prime. In un primo calendario le persone con disabilità non erano state inserite tra le prime. Il lavoro delle organizzazioni che le tutelano ha fatto rimodulare il calendario, come ha raccontato qualche giorno fa a dalSociale24 il presidente di Fish, Vincenzo Falabella.
Ma non tutti sono favorevoli a questa opzione. Il vaccino resta comunque facoltativo. Quindi anche le persone con disabilità, come ogni altro cittadino italiano, potranno scegliere se farlo o meno. Dopo il lavoro sul piano nazionale toccherà alle organizzazioni territoriali dialogare con Regioni ed Asl per raggiungere lo stesso risultato. In Campania Fish ed Anffas avevano chiesto all’Unità di crisi della Regione Campania, anche con il sostegno del Forum del Terzo Settore campano, di inserire le persone con disabilità e gli operatori di rsa e dei centri diurni tra le priorità.
Proprio ieri la Regione Campania ha comunicato di aver esaurito le dosi di vaccino che erano state inviate. Domani dovrebbero arrivare nuove forniture del vaccino. E nei giorni successivi dovrebbero essere somministrate anche alle persone con disabilità. «Siamo molto ottimisti – si legge nella nota di Fish ed Anffas Campania – per quanto riguarda la procedura messa in campo dalla Regione Campania, che ha tenuto conto delle nostre indicazioni e ci auguriamo che entro la primavera saranno vaccinate tutte le persone con disabilità».
Stefano Malla