Appuntamento Vlvenerdì 3 febbraio al cinema Academy Astra
Whirpool Napoli non molla. Questo slogan sta facendo il giro del mondo nel racconto di resistenza degli ex operai del colosso di elettrodomestici. Lavoratori lasciati a casa dalla multinazionale. Lo stabilimento di via Argine 130 a Napoli resiste. E finisce anche al cinema. Questa storia di Napoli est, il regista Gianfranco Pannone l’ha portata sul grande schermo. Il film racconta dodici mesi della vicenda. Le storie dei 316 operai dopo la brusca chiusura del sito. Il film racconta la crisi della centralità operaia nell’immaginario della società italiana e nell’orizzonte strategico delle forze politiche.
Via Argine 130 prosegue il suo giro di sale venerdì 3 febbraio. Appuntamento alle 20.30 al cinema Academy Astra, in via Mezzocannone 109. Inserito nell’ambito della rassegna Astradoc – Viaggio nel cinema del reale, il film sarà introdotto dal presidente di Arci Movie, Roberto D’Avascio. Seguiranno gli interventi del regista, e ancora del musicista Daniele Sepe, dello scrittore Maurizio de Giovanni e degli operai del presidio Whirpool Napoli non molla.
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«Ho realizzato Via Argine 310 anche perché non mi piace l’idea che a Napoli si pensi esista solo l’aspirazione al posto fisso. È un falso mito, perché perdere uno stipendio a Napoli è ben più grave che a Milano è a Roma; è come tornare al punto di partenza del Gioco dell’oca, con l’aggravante di poter incontrare sulla propria strada la malavita organizzata. In questo stato di precarietà fisica e psicologica, gli operai del Presidio Whirlpool Napoli non molla hanno avuto il coraggio di resistere alla tracotanza della multinazionale americana ed io sono molto lusingato di aver condiviso questo film documentario con loro», ha sottolineato Gianfranco Pannone.