Sulla violenza sulle donne il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha detto che è necessario avere condanne più dure. Non solo sulle violenze sessuali, ma anche per maltrattamenti in famiglia e stalking. Proprio in questi giorni è in discussione in Parlamento il cosiddetto codice rosso. Alla legge, scritta con il ministro Giulia Bongiorno, il M5S vuole aggiungere delle norme «per dare una prima risposta immediata a questo dramma culturale e sociale. Norme su cui mi auguro si raggiunga l’unanimità», ha detto Bonafede.

Il ministro della giustizia ha aggiunto che questa nuova legge «segna una svolta importante perché la donna che trova il coraggio di denunciare viene presa per mano subito dallo Stato, attraverso magistratura e forze dell’ordine». Nella sua intervista a Repubblica l’esponente grillino ha sottolineato che nelle modifiche che il suo partito vuole apportare c’è l’aumento della pena per il reato di violenza sessuale.

La modifica delle pene per i reati di genere rientra anche nella discussione al Senato sul rito abbreviato. La proposta è di vietarlo per i reati puniti con l’ergastolo come l’omicidio. Questo, dice il ministro della Giustizia, «impedirebbe lo sconto di un terzo della pena. Ma stiamo riflettendo anche sul meccanismo delle attenuanti che rischiano, in questa emergenza sociale, di far rientrare il delitto d’onore».



SULLO STESSO ARGOMENTO POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:

I numeri dei centri antiviolenza Lilith

Il responsabile dei centri antiviolenza Lilith

Stalking, proposta prova del dna