I dati del il rapporto Climate Risk Index di Germanwatch
Si può morire di clima. E si muore di clima. Non lo dicono solo gli attivisti che denunciano il cambiamento climatico. A dirlo è il rapporto Climate Risk Index di Germanwatch. Si muore di clima anche in Italia. Secondo lo studio negli ultimi vent’anni l’Italia è al sesto posto nel mondo per numero di vittime causate dagli eventi meteorologici estremi, e diciottesima per numero di perdite economiche pro capite.
Da quando la giovanissima attivista svedese Greta Thunberg ha iniziato a scioperare per il clima il tema è arrivato all’onore delle cronache. A sottolineare che i cambiamenti climatici stanno già causando danni e morte è anche il rapporto Climate Risk Index di Germanwatch. Dallo studio emerge anche che in questi ultimi venti anni l’Italia risulta il ventiseiesimo Paese più colpito dagli eventi estremi. Nel 2018 era ventunesima. Il Paese più colpito lo scorso anno è stato il Giappone, seguito da Filippine, Germania, Madagascar, India, Sri Lanka, Kenya, Rwanda, Canada e Fiji.
«I dati che ci giungono da Germanwatch confermano ancora di più la necessità di un provvedimento come il dl clima. C’è molto lavoro da fare. Siamo consapevoli – ha detto la senatrie del M5S Patty L’Abbate – che un decreto non risolverà da solo un problema così radicato come quello del clima. Occorre ora fare fronte comune non solo con i Paesi dell’Ue e del Mediterraneo ma anche con i nostri comuni spingendo il piede sull’acceleratore delle best practice»
Secondo quanto si legge nel rapporto l’Ue fallirà gran parte degli obiettivi sul mantenimento della biodiversità al 2020. Dal Climate Risk Index di Germanwatch emerge inoltre che senza una svolta non saranno raggiunti neanche gli obiettivi fissati per il 2030. L’unica possibile svolta può essere contenuta nella comunicazione sul Green deal che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen lancerà l’11 dicembre.