Il manifesto lanciato dal progetto IpIp Urrà selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile
La cultura del sospeso è di origine napoletana. A partire dal caffè, che si lasciava sospeso nei bar, ovvero pagato per chi non poteva permetterselo. Si è poi passati nel recenti passato alla spesa sospesa, alla mascherina sospesa, alla cancelleria sospesa per i bambini che vivono in famiglie in stato di necessità. Durante l’emergenza questa cultura del sospeso si è allargata agli ambiti ed anche territorialmente. E si allargherà ancor più a partire dai prossimi giorni grazie all’iniziativa lanciata dal progetto IpIp Urrà selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
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IpIp Urrà lancia un manifesto sulla Cultura del Sospeso che a partire dalle festività natalizie vuole proseguire il suo cammino lungo l’arco di tre anni. Un’iniziativa volta a promuovere percorsi di solidarietà e responsabilità collettiva in grado di mettere al centro le famiglie più fragili. In tutti i territori coinvolti nel progetto. Da Alzano Lombardo a Scampia, passando per Firenze, Moncalieri, Roma, Lamezia Terme, Lecce, Messina. L’iniziativa intende costruire comunità coese capaci di unirsi intorno a sinergie efficaci per essere al fianco di chi è in difficoltà. Per partecipare basterà contattare l’ente capofila del progetto, Chi rom e chi no di Napoli, all’indirizzo culturadelsospeso@gmail.com.